Rosa ci pone un quesito molto interessante: i fulmini in barca e quali rimedi adottare per prevenire danni.
Quesito che riguarda tutti gli armatori di unità da diporto, ovviamente più a rischio i velisti: per noi andare in giro con un vero e proprio “acchiappafulmini” in mezzo al mare, rappresenta un fardello durante il mal tempo

Ciao Başak e Giampaolo, ho una domanda particolare da fare a voi esperti di barche in alluminio. In generale le barche in alluminio hanno un sistema di “messa a mare”? Noi abbiamo un Nordia e non ci risulta esserci. Lo chiedo perché vorremmo installare in sistema antifulmine della Euthalia. Vi ringrazio del vostro aiuto e auguro buon proseguimento con i lavori su Rebound.
Un caro saluto,
Rosa

Cara Rosa, so che la domanda era rivolta a me e, benché potessi rispondere per esperienza diretta sugli scafi in alluminio, spero di averti fatto cosa gradita offrendoti il supporto di un grande esperto di elettricità di bordo: Manuel di lucidivia.com.
Ne approfitto per ringraziare lo sponsor del 3R Project, il quale ci sta seguendo con estrema competenza e disponibilità.
Giampaolo

Risponde Manuel di lucidivia.com

Ciao Rosa. Quesito molto interessante la cui risposta rende veramente complicata la sintesi data la complessità dell’argomento, anzi degli argomenti.
Relativamente alla domanda specifica sulla “presa di mare”, la normativa di riferimento vigente in Europa UNI EN ISO 13297 (ed il buon senso) prevede l’obbligatorietà solo ed esclusivamente con unità in navigazione (o comunque in tutte quelle condizioni in cui la stessa non è in grado di usufruire della presa di terra da banchina), là dove siano presenti a bordo generatori in corrente alternata che erogano tensioni fino a 250V se monofase o 500V trifase.
Ai punti 6.2 e 6.3 della stessa, viene imposta l’installazione di una piastra di massa nel caso di scafi costruiti in materiali non conduttivi, mentre nel caso di scafi in metallo (il nostro amato alluminio ad esempio), la “terra” deve essere collegata fisicamente allo scafo, specialmente nel caso in cui l’impianto di bordo in corrente continua (i classici 12/24 volt) sia del tipo “completamente isolato”.
Tornando alla tua domanda, quindi, essendo lo scafo in metallo, la presa di mare è lo stesso scafo.
Ora si dovrebbe affrontare l’argomento che contrappone le due scuole di pensiero sull’isolare completamente lo scafo sia dalle correnti continue che dalle alternate o meno. Ma io, vuoi per dovere di sintesi, vuoi per obbligatorietà nel rispettare le normative vigenti, essendo un professionista del settore, mi atterrei a quanto specificato dalla ISO 13297.
Sulla protezione da fulmini in barca, premettendo di non conoscere a fondo il brevetto Euthalia e di non conoscerne le statistiche (sebbene il fatto che forniscano una garanzia da eventuali danni faccia ben sperare), personalmente mi attengo sempre a quanto le leggi della corrente, la fisica e gli studi da centinaia di anni ci insegnano: “Un conduttore investito da un campo (elettro) magnetico, diventa conduttore di corrente”.

In soldoni, ai capi di un qualsiasi conduttore (ed in barca dalla testa d’albero al bulbo esistono più conduttori che isolanti) esposto ad un campo magnetico, si genera una tensione che aumenta all’aumentare del campo magnetico. Nel caso di fulmini, parlando di megavolts, megawatt e migliaia di gradi in termini di calore sviluppato, il campo magnetico che generano è l’unico da temere veramente, considerato che per statistica le probabilità che una barca venga centrata dai fulmini, sono realmente basse.
In rete ed in banchina si trovano testimonianze in merito, esistono anche video dove “fulmini” centrano in pieno gli alberi. Conoscendone i valori elettrici, personalmente, quando li vedo mi viene sempre il dubbio: fulmine o scariche? Perché da quanto dicono, un vero fulmine, sviluppa temperature fino a 33.000 gradi, non saprei se ad oggi esistano conduttori in grado di resistere a tanto. Un accurato impianto elettrico di bordo potrebbe (il condizionale è sempre d’obbligo) ridurre i danni in caso di esposizione al campo elettromagnetico; ma sull’evitare di essere centrati, mi affiderei alla statistica o al fato.
Sarebbe come voler prendere un aereo di linea e… indossare il paracadute.

 

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