Conosciamo il Perkins 4.236

Sì d’accordo il motore è arrivato, ma chi lo ha mai visto prima d’ora?
Questa è LA domanda! Perché ora viene il bello o come dice un caro amico “il meno è stato fatto…”.
Difatti a breve ci accingeremo a effettuare tutti i collegamenti del Perkins: dall’acqua di mare, all’antigelo e ovviamente il gasolio; per non parlare della questione elettrica per la quale però ci affideremo al caro Manuel di Lucidivia.com.
Ma in questo ambito invece siamo solo noi e la nostra esperienza; che è molto relativa e legata a un motore marino, ovvero il caro vecchio Yanmar 4JHE.

Per fortuna però arriva il “saggio” di banchina in nostro soccorso a dirci “Vabbè ma tanto i motori sono tutti uguali…”
Seee, magari. In realtà, benché il principio termico sia lo stesso, a seconda della tecnologia, l’anno e scelte progettuali, alcuni dettagli cambiano sensibilmente, mettendo in crisi le certezze di chi la pensava come il provvido “saggio”.

 

Differenza tra motori

  • Il percorso e la logica di refrigerazione con antigelo cambia;
  • se sullo Yanmar avevamo un solo scambiatore di calore, qui ce ne ritroviamo ben 3: uno per l’olio dell’invertitore, uno per l’olio motore, e uno il classico acqua salata – acqua dolce;
  • lo stesso invertitore idraulico è differente rispetto a uno meccanico;
  • solo il circuito del gasolio rimane bene o male lo stesso (ma raccordi e collegamenti non facili da trovare).

Capitolo a parte per i leveraggi.
Qui si entra in un argomento quasi di magia nera meccanica.
I leveraggi sono i collegamenti tra la manetta del gas (e della marcia), che di solito si trova nella colonnina della timoneria, e il motore; tramite flessibili lunghi anche 12 metri (come nel nostro caso) la manetta dalla colonnina impartisce il comando dell’acceleratore che si trova sulla pompa di iniezione; e un altro flessibile della manetta comanda la levetta dell’invertitore.
Rebound ha 2 postazioni di comando e quindi 2 manette. Per far dialogare i due circuiti originariamente era stata prevista una staffa dal “funzionamento imperscrutabile”… per noi, ma anche per chiunque abbia avuto l’opportunità di imbattervisi, meccanici compresi.
In pratica i flessibili andavano tutti (ma forse no) sulla piastra magica e poi questa distribuiva i veri comandi (ma forse no) su motore e invertitore; il come ciò avvenisse per l’appunto credo rimarrà nel libro dei misteri.
Non so se farò un video e relativo mezzo articolo a parte, ma basti pensare che abbiamo risolto cambiando totalmente il sistema e ricorrendo a degli aggeggi semplici e efficaci; a patto di trovare le giuste inclinazioni e passaggi; sì dai, capisco già solo scrivendone che merita un articolo ad hoc.

 

L’aiuto degli angeli (e della tecnologia)

È il caso di dirlo senza mezzi termini: GRAZIE LUCA!
Luca Pistarino dell’omonima azienda Nautica Pistarino, divenuta nostro sponsor salvifico in occasione del refitting del vecchio e malandato Perkins (se te lo sei perso leggi l’articolo), si è dimostrato fondamentale anche in questa delicata fase; essendo lui un esperto motorista e nonostante anch’egli non conoscesse a fondo il motore specifico, è riuscito a guidarci nello scoprire tutti i segreti (o quasi) del Perkins 4.236.
Da qui l’idea di fare un video simil tutorial a vantaggio di altri eventuali malcapitati o semplicemente per cultura generale dei veri appassionati.

Vorrei sottolineare un altro aspetto: la tecnologia.
Ho sempre sostenuto che non bisogna maledire la tecnologia, tutt’altro; le innovazioni ci consentono di fare cose una volta inimmaginabili; è l’uso che sen fa il problema, o meglio l’abuso; ma dovrei aprire un argomento troppo periglioso e lungo che ci porterebbe molto fuori strada.
Sta di fatto che grazie a una videochiamata è stato possibile per Luca darci una mano; la qual cosa non si è limitata al video che state per vedere; tramite successive foto, audio, video e ulteriori incontro virtuali, siamo venuti a capo di alcune altre difficoltà e soluzioni.

Bene, lascio la parola alle immagini ringraziando ancora una volta Luca Pistarino che si è dimostrato estremamente affidabile e competente e di cui non ho alcun dubbio a spenderne il nome, allorquando mi si chiedesse una ditta in zona Imperia-Liguria: con Nautica Pistarino la bella figura è garantita.

A proposito di aziende serie e affidabili: rullo di tamburi per dare il benvenuto al nostro nuovo sponsor, la Bamar. Di cui parleremo prossimamente.

E ora godetevi il video e come sempre: Reuse, Reduce, Rebound!

 

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