Vivere in barca, o comunque passarvi molto tempo, nell’immaginario collettivo equivale a uno scenario paradisiaco, dove in qualche maniera sembra raggiunto il Nirvana. Un limbo speciale distante dal comune sentire terricolo.
Senza necessità alcuna che la natura, la pace, il silenzio.
In realtà le cose non stanno esattamente così, datosi che parliamo di esseri umani comuni e non monaci tibetani dediti alla meditazione. Nessun palo su cui salire per restarvi a tempo indeterminato.
Questo per dire che a volte fa piacere anche dilettarsi con cose classicamente normali, intendo un gioco da tavola, o quando si è in tanti giochi di ruolo.
È capitato anche di recente, eravamo a bordo con altri 5 amici, tra cui 2 adolescenti, e proprio da loro è venuta l’idea di partecipare a “Lupus in fabula”: in pratica un narratore decide alcuni ruoli, e poi gestisce le varie fasi ordinando il sonno e la veglia; lo scopo finale è quello di rimanere vivi nel caso dei lupi, o di riuscire a eliminare le ferie da parte di altri protagonisti. Un po’ complicato all’inizio, special modo in quanto era sera e la palpebra sul calante andante, ma poi invece ci ha permesso di ridere e divertirci come non accadeva dai tempi della scuola.
Ora, non chiedetemi di spiegarvi le regole, perché sono davvero complicate e i miei 2 neuroni già faticano a scriverne di sfuggita, ma fidatevi, nel caso incontraste uno ‘scout’ volenteroso nell’insegnarvele, approfittatene.
Ma quali sono i giochi che concretamente si possono praticare in barca, in 2 o più persone?
Non ho la pretesa di soddisfare e accontentare tutti, anche perché si entra nei gusti e preferenze, per cui vi indico quelli che secondo me sono dei classici e facilmente possono trovar posto a bordo; la cosa però che farò è indicarne pregi, difetti e più importante, la fruibilità in barca con vento o senza, considerandone lo svolgimento in estate, quindi in pozzetto e non chiusi in quadrato.
Non voglio redigere una classifica, né indicare un presunto livello di qualità-piacevolezza: nel caso ci penserete voi.
1) Tavla (in turco), cioè il Backgammon: trattasi del classico gioco dei marinai. Antico quindi e ancora attuale. Se navigate in Turchia o Grecia, vi sarà facile reperirne una scatola. Spesso poi potreste sedervi in qualche caffè dove incontrare avventori da sfidare o semplicemente ammirare, vista la loro abilità e velocità nel giocare. Vi sorprenderete sul serio a vedere come sia diffuso in Turchia, non per forza nei luoghi di mare, ma bensì in tutto il paese. Serve tattica, strategia ma anche fortuna in quanto si tirano i dadi e questo purtroppo fa la differenza a parità di esperienza. Non è tra i miei favoriti proprio per l’aspetto legato al c…aso, ma con vento si può giocare bene, in quanto la scatola contiene le pedine e i dadi (piccoli) si tirano al suo interno.
2) Scrubble (Scarabeo). In molti lo conoscerete, e ve lo consiglio vivamente, in quanto è stimolante, coinvolgente sia in 2 che più persone, e la fortuna ha un ruolo relativo. Ci si possono passare intere giornate. Ne esistono versioni mini, come quella da noi presa in regalo dalla biblioteca del marina (non scherzo, c’è un reparto dove si lasciano portolani, giochi eccetera, a vantaggio di chi li vuole prendere). È tra i miei favoriti, e tutto sommato si può giocare bene anche con il vento, a patto non sia troppo intenso e si faccia buona guardia alle tessere delle lettere.
3) Gioco della memoria: ogni persona deve pronunciare una parola, e a rotazione si ripetono tutte le parole accumulate man mano che il giro prosegue. Chi sbaglia esce e si continua con i partecipanti rimasti: vince ovviamente chi rimane ultimo. Il modo migliore per tenere svegli i neuroni in dotazione, e praticabile in ogni condizione meteo.
4) Lupus in fabula. Ne ho parlato all’inizio, quindi non proseguo oltre. Richiede una buona dose di tempo per essere spiegato e quindi appreso, e soprattutto almeno 10 persone, il che non lo colloca esattamente tra i più fattibili in barca.
5) Giochi di carte: qui la preferenza è del tutto soggettiva. La scopa napoletana, scala quaranta, burago, e tanti altri, sono tutti giochi praticabili in 2 a salire. Molti richiedono una buona dose di fortuna, ma più che altro non sono giocabili con vento per ovvi motivi…
6) Scacchi. Da quando vivo in barca mi sono promesso di impararlo, lo ritengo il Gioco con la G maiuscola, dove la fortuna non esiste. Esistono delle scacchiere adeguate anche per il vento, compreso quelle magnetiche che digitali. A voi la scelta e a me il compito di impararlo, una volta per tutte.
7) Mosca cieca con i tender. Concludo con un gioco che non è da tavola, ma che vale la pena di darne pubblicità. Ci si organizza con qualche barca di amici in rada, 2 persone ogni tender. Il rematore è bendato, l’altro dà le indicazioni per raggiungere il punto di arrivo prefissato e comune a tutti. Le risate sono garantite e in qualche modo si torna indietro nel tempo, a quando le cose semplici ci riempivano l’animo e le giornate.
Buon divertimento e se conoscete altri giochi fatevi avanti! 😉
Complimenti ragazzi. Bellissima idea.
Aggiungerei il Domino, Da tavolo cpn scacchiera aggiungerei : Hotello che sarebbe una variante semplice del più complesso ma molto piu bello GO.
E il gioco delle coppie ( no non pensate a cose a sfondo sexy…beh pure quello ci sarebbe 🤣) in realta si gioca con 2 o piu mazzi di carte cosi da avere “coppie”. Si distrivuiscono sul tavolo mischiate e capovolte e bisogna a turno sollevare una carta e trovare la sua gemella, se non si trova si rigirano e tocca a un altro giocatore. Chi individua una coppia la toglie dal tavolo e segna 1 punto e ha diritto di riprovare…finché non sbaglia e passa il turno al successivo.Si va avanti fino a esaurire le carte e vince chi ha individuato piu coppie. Insomma un gioco di memoria visiva, forse piu da quadrato…per ovvi motivi. Ma vi assicuro divertente…lo faccio anche con mia figlia di 4 anni.
Un abbraccio.
Simone
Grazie Simone! Ottime idee che faremo nostre e ora, spero, anche gli altri amici lettori 😉
Eh beh… ci vuole di essere organizzati anche con un po’ di giochi da tavolo e non solo… per la mia esperienza, questo ormai non è un segreto, il cazzeggio più totale non mi annoia, anche se per cazzeggio devo dire che il più delle volte e parlare di mille argomenti più o meno filosofici con i cari amici armatori, fumare un toscano antica riserva con Gp , leggere un libro, prendere un te o fare un bagno (che nel mio caso quasi mai dura meno di un’ora), oppure tutti e due insieme, farsi una ricchissima pennicona, sfondarsi di bazlama e tahin, di yougurt con miele e frutta a pezzi, pregare Cap. Basak di fare le polpettine di tonno… insomma, anche volendo fare il meno possibile, ci sono un sacco di possibilità……. hahahahah vabbè dai qualche giochino ci vuole, sennò come dice il cacciavite alla vite…. 😉
Ho capito Alè ma tu ami vincere facile così 😀 Sbrigatevi a venire che sto per fondare una nuova religione…
L’ascensore dei misteri
Un uomo abita al decimo piano di un palazzo. Tutti i giorni, quando esce di casa, prende l’ascensore e scende al pianterreno. Al rientro, però, prende l’ascensore fino al settimo piano e poi sale a piedi gli ultimi tre piani, nonostante odi camminare. Tuttavia, quando incontra il suo vicino di casa Ernesto, sale con lui fino al decimo piano; e a dire il vero, anche nei giorni di pioggia. Perché mai gli altri giorni si ferma al settimo?
Sembra un semplice indovinello ma non lo è! È un piccolo enigma del pensiero laterale e per risolverlo bisogna mettere da parte il modo di pensare puramente logico e tornare un po’ bambini usando creatività e fantasia. Ci sono in giro diversi libricini su questi particolari indovinelli che potrebbero trovare un posticino in barca. Tirati fuori all’occorrenza, con o senza vento, garantiscono tra i partecipanti al gioco risate a crepapelle nel tirare fuori le soluzioni più assurde…dopo un goccetto il gioco riesce ancora meglio 😀
Ovviamente la soluzione all’enigma esiste, anche la più assurda….
A proposito, avete risolto l’enigma dell’ascensore?
Un bacione ragazzuoli
Annalisa
P.S. Anche il gioco dei mimi riesce abbastanza bene dopo aver alzato leggermente il gomito!
aahahah sei troppo forte Annalisa. Grazie davvero per l’enigma che ora proporremo ai prossimi poveri ospiti 😀
Al momento neanche ci provo a risolverlo, me lo centellino con loro. Si i mimi ubriachi credo sia uno dei giochi più divertenti, indipendentemente dalla location 😀
Un abbraccio
forse il signore è un po’ troppo basso, ma nei giorni di pioggia ha con sè un ombrello?
Complimenti Pierangelo!
Hai indovinato, il signore è molto molto basso, un nanetto, la sua statura non gli consente di raggiungere e premere il pulsante del suo piano mentre quando piove sfrutta la punta dell’ombrello oppure l’altezza del suo vicino di casa quando rientrano insieme.
Ammazza che geni che siete!😮 Complimenti a Pierangelo 😁
Vai Annalisa, avanti con un altro