Santo diportista che sei nell’acqua, ti prego:

1) possibilmente quando io sono beato alla fonda, all’àncora, con un discreto margine nei confronti degli altri, evita di venire a dar fondo a 10 metri dalla mia prua. Ti spiego il perché.

a) non sai quanti metri di catena io abbia dato, per cui magari prima chiedimelo dato che sono visibile in pozzetto, così avremo una forte possibilità che non mi prendi la catena

b) la mia barca è lunga circa 13 metri, di conseguenza ci arrivi da solo che se dai ancora a 10 metri dalla prua mi vieni addosso, a meno che tu sia 3,5 metri di barchino e dai 3,5 metri di calumo (ma tieni conto del punto 1)

2) se ti aggrada non dare àncora a 50cm dalle mie murate, perché se c’è un po’ più di vento del normale, basterà poco a che mi verrai addosso; inoltre quando dovrai salpare, le barche potrebbero essere girate in una direzione differente dall’attuale, e potrebbe essere complicato per te alare il ferro, a meno di svegliarmi alle 6 del mattino (perché tanto è un classico) chiedendomi di manovrare.

3) il buon galateo prescrive che chi arriva dopo dia fondo dietro all’ultimo, sempre che non ci sia ampio margine per andare davanti agli altri, compatibilmente con il tuo pescaggio e adottando tutte le misure e distanze del caso.

4) caro amico, se vedi che in una rada c’è spazio abbondante, ti prego, non metterti accanto a me: se soffri di solitudine parliamone… ma dopo. Posso consigliarti degli specialisti esperti in questo disagio molto diffuso, non sei solo tranquillo ma devi credere nella guarigione.

5) di notte siamo tutti beati a goderci il cielo, le stelle, la luna. Credimi, non c’è bisogno di altre risorse luminose, tipo stroboscopiche, led blu, rossi, intermittenza e Santa Barbara varie; il codice di navigazione parla chiaro, fai click sul quadro strumenti dove trovi scritto “luce di fonda”, fidati è più che sufficiente.

6) cari ragazzi divertenti che affittate la barca per una settimana, certo che dovete gioire, sfogarvi e scherzare. E noi tutti state tranquilli che ci accorgiamo di voi, simpaticissimi. Vi noteremmo anche se abbassaste di qualche decibel le vostre incontenibili e naturali risate. Se poi aveste avuto la poco felice idea di portare anche i vostri pargoli, non propriamente educati, magari sarebbe il caso che vi spostiate un po’ più in là. E ognuno vivrebbe felice e contento.

7) la notte è fatta per dormire, sempre che siamo in una rada immersi nella natura e non davanti Ibiza. Per cui io ti do fino a mezzanotte, sfogati, urla e balla, va bene, comprendo. Dopodiché, in un solo termine… SPARISCI! Eclissati come vuoi tu, ma direi che il bonus sia esaurito.

8) che belle le moto d’acqua appena varate dallo yacht. Facciamo che vai a giocarci fuori dagli zebedei ad almeno 1 miglio di distanza da me? Tanto l’onda del tuo divertimento arriverà comunque a scassarmi l’anima, stanne certo. La mia è una richiesta per limitare il danno.

9) caro marinaio che soffri i desideri e i capricci del tuo armatore opulento, lo so che non ne hai colpa e che stai lavorando. Ma il fatto che tu stia adempiendo alla tua mansione, non significa che sei autorizzato a volare con il tender a 20 nodi tra le barche. Trattasi sempre di buona educazione, che se non te l’ha insegnata il tuo datore di lavoro o comandante, sforzati di “crescere” da solo. Non è divertente rollare o beccheggiare sbattendo la poppa sulle onde da te prodotte, magari nel mentre sto uscendo in pozzetto con la macchinetta del caffè piena.

10) egregio esibizionista nudista, di primo mattino quando apro gli occhi e sto per tuffarmi, ti giuro che non mi fa piacere vedere le tue chiappe chiare e spesso cadenti perché attempate. In terra ferma esistono delle zone ad hoc per i nudisti, così da accontentare tutti i gusti e esigenze. Lo stare su una barca non ti dà il certificato “faccio quel che cazzo mi pare”, e, sempre per una buona norma di educazione, devi sforzarti di pensare che potresti offendere qualcuno, disgustare qualcun altro e non ultimo, traumatizzare qualche bambino con i tuoi 5 cm di virilità. Statisticamente poi ancora non ho capito perché a voler ‘esibirsi’ siano sempre più gli uomini. Mai una donna, una fotomodella che almeno così facendo, renderebbe pace a tutti questi anni di violenza visiva… tolta la ultracentoventenne francese dell’altro giorno, che è stata mezz’ora sulla scaletta a fare non so cosa, con le sue scamorze da 20 kg., posteriori e anteriori, belle in mostra. Vive la France!

Trovatevi una rada dove siete soli o in compagnia espressa di altri nudisti e godete quanto e come volete: confesso che a volte piace anche a me e così mi regolo. Vi do un altro consiglio: in navigazione è fantastico.

11) gentile diportista, quando arrivi in rada saluta chi ti sta guardando dal proprio pozzetto, non aspettare il contrario: sei arrivato dopo di lui e per buona norma è bello prodigarsi per primi in un gesto cordiale. Il mare è una questione di rispetto.

12) ma che bella la musica in rada! Una chitarra, un sassofono, le stelle, la brezza a cornice del tutto. Però se sei alle prime armi, perché non aspetti qualche anno prima di renderci tutti partecipi dei tuoi progressi?

13) c’è vento, e tutto diventa complicato. Ma anche quando le semplici termiche ci vengono a cullare, bastano a farci sentire sentire quella fastidiosa drizza sbatacchiare sull’albero: caro amico, so che ti sei abituato al dolce frastuono, ma io no. Prendi un sagolino, lasca un po’ la drizza e allontanala dall’albero, assicurandola a una sartia. Vedrai che come per magia tutto cesserà.

14) e per ultimo cosa c’è di meglio di un bel barbecue a bordo della nostra barca-casa. Carne di agnello, pollo, salsicce, pesce e chi più ne ha ne metta. Tanta carne al fuoco è il caso di dirlo, ma anche tanto fumo e profumi che a volte si trasformano decisamente in fastidio per gli altri. Se per stasera hai questo bel programma, cerca di metterti sottovento a tutti, così invece delle parolacce ti godrai la nostra spontanea invidia.

Buone rade a tutti.